Intervento sul bilancio di previsione 2012

Riportiamo parti l’intervento all’ultimo Consiglio Comunale della Consigliera Lidia Pege, in merito al bilancio di previsione proposto e approvato dall’amministrazione aponense. Vi invitiamo quindi a scaricare e leggere l’intero intervento.

… l’amministrazione comunale, in tempo di crisi, di recessione economica, di grande difficoltà per le persone, per le famiglie, non facesse altro che la cosa più facile da fare, ovvero il taglio dello stato sociale… “

“Cominciamo con i trasferimenti all’Usl: l’anno scorso il Comune di Abano trasferiva circa 600 mila euro per le attività socio sanitarie in attuazione alle funzioni delegate dalla legge regionale 55 del 1981 ? ora il taglio è del 50% esattamente la metà.

Nella delibera della Giunta comunale n.33 del 5 marzo 2012, le tariffe a domanda individuale, sono state tutte aumentare , dall’asilo nido che per un reddito familiare Isee uguale o superiore a 18.591 euro avrà un aumento di circa 50 euro mensili ,pagando così 449,90 euro, ai trasporti scolastici che per un bimbo avranno un onere di 400 euro o se i figli sono 2,pagheranno 600 euro per 10 mesi di servizio, ai pasti a domicilio per gli anziani che con un reddito Isee superiore a 11.500 euro pagheranno il 100% del costo, o all’assistenza domiciliare che sempre con un reddito superiore a 18.740 pagheranno il 100% del costo. Ma come è possibile tutto questo? La risposta la troviamo nelle schede che illustrano il programma: verrano rivisti i regolamenti per adeguarli alle risorse, ma le necessità delle persone dove stanno?

Voglio sottolineare ancora una volta, la preoccupante situazione dei minori nella nostra città le cifre messe a bilancio indicano in 166 mila euro l’importo per il ricovero dei minori in istituto più 33 mila per l’affido […] il paragone non altre città della nostra dimensione del padovano, mi sollecitano alla domanda, qui si concentrano le peggiori famiglie o qui c’è qualcosa da verificare che andrebbe monitorato.

Non voglio assolutamente che passi sotto silenzio una cosa gravissima messa a bilancio: la dismissione del patrimonio comunale di case abitate per lo più da persone anziane spesso non autosufficienti: Per fare cassa vengono messe in vendita per recuperare circa 1 milione di euro, ma a che prezzo si vende la sofferenza di persone la maggior parte delle quali di età superiore agli 85 anni, che si vedranno costrette, per rimanere là dove sono a chiedere ai parenti, perché speso non hanno figli di investire nell’acquisto della loro casa, a cui hanno diritto per prelazione …

Che dire poi degli eventi? La più sorprendente mi pare quella della gallina padovana, questa riscoperta delle radici venete, mi mette una certa curiosità e sono sicura che è quella della maggior parte delle persone.

Arriviamo alle terme, qui poi non c’è discussione la cifra messa a bilancio è proprio zero se leviamo i 3mila euro che diamo per l’iscrizione all’associazione comuni termali, ma che cos’è Abano se non la prima stazione termale europea?poca cosa in effetti agli occhi dell’Amministrazione, non è sulla qualità delle terme che bisogna puntare l’attenzione ma sugli eventi che attirino turisti,quindi sviluppo verticale degli edifici, come Iesolo, o la notte rosa come Rimini: Non importa che Abano sia scenograficamente collocata ai piedi dei colli euganei, che abbia questa meraviglia ottica di colline verdi attorno, che vengano dall’età romana persone per trovare beneficio dalle acque termali dai fanghi, di cui dovremmo esperire ogni strada per aumentare la ricerca sulle virtù terapeutiche in collaborazione con l’università, e trovare il modo di valorizzare questa unicità.

Per ultimo ricordo che nelle famigli di buon senso, quando ci sono emergenze qual è quella attuale di disoccupazione, di recessione, prima si fanno le cose essenziali quelle che servono davvero, e poi si fanno le spese che possono esser rinviate perché non indispensabile: Ancora una volta viene dimostrato con i fatti, con le cifre, che l’apparire importa più che l’essere.

E mi dispiace dover dire che, nonostante tutto, avrei desiderato sbagliarmi.

Lidia Pege

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