IL LAVORO

L’economia di Abano è caratterizzata principalmente dal distretto termo-alberghiero, con il quale devono essere compatibili le attività degli altri settori e servizi.
Nel distretto, oltre al lavoro classico degli alberghi e stabilimenti termali esiste una discreta attività commerciale e di pubblici esercizi, un’attività libero professionale (consulenti, commercialisti, avvocati ecc.) e una cospicua attività artigianale.
L’attività industriale è presente soprattutto con la farmaceutica.

Il terziario è ulteriormente presente con il comparto pubblico (enti locali) e sanitario (Casa di Cura), bancario e assicurativo. La situazione occupazionale è meno pesante, al momento, che in altre località grazie anche alla diversificazione produttiva, ma fortemente caratterizzata e condizionata dalla presenza delle terme.
Difficoltà e problemi sono intervenuti e continuano ad aggravarsi con il perdurare della crisi internazionale e del nostro Paese: la riduzione del reddito, quello familiare in primis, ha colpito e colpisce anche la nostra città.
Per non perdere la capacità lavorativa, ma cercando di migliorarla, bisogna avere una strategia lungimirante che si ponga l’esigenza di costruire un sistema basato:
-sulla qualità ed unicità curative del fango;
-sulla qualità ed efficacia della cura;
-sulla qualità del servizio alberghiero e termale in tutti i suoi reparti
– sulla vendita di prodotti e servizi di qualità a rinforzo della vocazione turistica euganea.

Anche in un contesto del genere, diverrebbe conseguente il bisogno di inserire nuove e più alte professionalità e innalzamento di quelle esistenti, non il loro depauperamento.
La “sospensione” deve divenire una grande opportunità da cogliere che può consentirci lo studio e l’avvio di un sistema che coniughi il periodo di disoccupazione con un sistema di formazione-riqualificazione di importanza fondamentale per la qualità delle imprese.

Compito dell’amministrazione è di favorire il dialogo e il confronto tra le parti sociali (Tavolo permanente di tutte le categorie economiche/sociali) per la tutela del lavoro e la sua qualità in termini professionali e di rispetto dei tempi di conciliazione lavoro/famiglia per le giovani coppie e le donne in particolare.
Si ritiene utile inoltre lavorare sulla riduzione degli effetti negativi dell’attuale stagionalità anche con un serio lavoro di marketing e di informazione, in accordo con i medici, per proporre le cure anche a persone di Abano, della provincia e del Veneto.
Da incrementare anche la proposta dell’utilizzo delle piscine (ed eventualmente dei reparti cure), in accordo con i Comuni limitrofi.

In un momento di crisi dell’occupazione va rimesso a disposizione per disoccupati e inoccupati del territorio il centro per l’impiego della provincia ora gravemente ridimensionato;
Va creata una rete con le rappresentanze di categoria per la ricerca fondi per esperienze di inserimento lavorativo per le categorie svantaggiate ( over 50, donne disoccupate, disabili e soggetti con bassa scolarizzazione)

Per quanto riguarda i disoccupati: vanno rinforzare le reti tra i servizi sociali e gli enti di formazione accreditati per attivare progetti di orientamento al lavoro, riqualificazione professionale, tirocini con borse lavoro a sostegno del re-inserimento lavorativo.
Per i giovani dovrà essere disponibile un infomagiovani fortemente orientato alla ricerca lavoro, al recupero di risorse in Garanzia giovani per stage, tirocini in aziende e all’estero per la valorizzazione del curriculum professionale e possibili start up aziendali.
Va affrontato anche il tema dell’accessibilità ai servizi della macchina comunale da parte dei cittadini e delle imprese. Gli orari di accesso del pubblico normale nel nostro comune sono fermi a oltre 25 anni fa e sono ben lontani dalle disponibilità dei comuni contermini. Va riconfigurato l’ orario di accesso rendendolo compatibile con i normali impegni lavorativi e familiari della maggior parte dei cittadini residenti, lavoratori e ospiti, attivando anche progetti di loro informatizzazione per le pratiche più frequenti e standardizzate.

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